Circ. 12 Norme di comportamento durante l’ora di Religione a.s. 2020/2021
Norme di comportamento durante l’ora di Religione
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Professionale Servizi dell’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera “A. Vespucci”
Circ.12 a.s.f. 2020 2021
Milano,29/09/2020
Ai Docenti – Insegnamento Religione Cattolica
Alle famiglie e agli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento di Religione Cattolica
Si ricorda che per l’anno scolastico 2020/2021 l’Istituto, in ottemperanza alle norme emanate dal Ministero dell’Istruzione, si è dotato di un “Regolamento recante misure di prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-COV-2”.
Tale Regolamento, deliberato all’unanimità dal Consiglio di Istituto e reperibile sul sito della nostra scuola, prevede all’articolo 8 punto 7 che “Gli allievi non avvalentesi dell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) che abbiano scelto come attività alternativa lo studio individuale, rimarranno nella stessa aula in cui la propria classe svolge l’ora di IRC e si dedicherà all’attività di studio individuale senza interferire né disturbare il regolare svolgimento della lezione”.
Come è di tutta evidenza il Regolamento va rispettato e fatto rispettare.
Titolari della vigilanza e verifica del rispetto del Regolamento sono i Docenti, i Collaboratori del Dirigente Scolastico e il personale tutto dell’Istituto.
Pertanto comportamenti da parte di allievi non adeguati e non rispettosi dei regolamenti saranno segnalati sul Registro di Classe e, in caso di reiterazione o mancanza grave, sanzionati come da Regolamento di disciplina.
Si ricorda che, al momento dell’entrata in vigore dell’orario definitivo, gli allievi che hanno scelto come attività alternativa lo “Studio individuale” potranno fare domanda per modificare la loro scelta in “Uscita da scuola” solo nel caso in cui l’ora di Religione sia collocata all’inizio o alla fine delle lezioni
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Alfredo Rizza)
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art.3, comma 2 del decreto legislativo n.39/93